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14 i libri della famiglia

a diventar buoni uomini, e di loro facci, per averli virtuosi, quanto vorrebbe al bisogno si facesse de’ suoi.

Allora rispuose Adovardo, el quale era di più età che Lionardo: — E questo tuo dire, Lorenzo, quanto m’ha egli commosso! Io scorgo in te quello amore e pietà inverso de’ figliuoli quale spesso in molti modi stimola ancora me. E ben veggio vorresti che gli altri tutti avessero simile carità a ciascuno di casa, e tanta diligenza e cura a tutto el bene e onore della famiglia nostra quale sempre avesti tu. Poi mi pare giudichi come si debba della fede e integrità di Ricciardo, el quale di sangue e veramente in ogni pietà, umanità e costume t’è fratello. Niuno più di lui è mansueto, niuno più riposato, nessuno è quanto lui continente. Ma non dubitare che noi altri, quanto ci fusse possibile, ciascuno sta di questo animo: in quello apartenesse all’utile e onore del minimo di casa, nonché a’ tuoi figliuoli, e’ quali ci sono non fra gli ultimi carissimi, voremmo che ogni uomo ci conoscesse esserti buoni e fedelissimi parenti. E s’egli ha più forza l’amistà che ’l parentado, il simile faremmo come e’ veri e dritti amici. Le cose care a te, le cose di Lorenzo, quale ciascuno di noi quanto sé stesso ama, sarebbono a noi care e racommandate quanto tu vorresti, e quanto a noi più fusse possibile. E per qualunque di noi bisognando si farebbe per ogni rispetto volentieri, e per questo con molta più pronta opera perché ci sarebbe leggiera e dilettosa cosa addurre in lode e onore questi giovani e’ quali da te hanno già ottimo principio ed essemplo ad acquistare fama e virtù. E vediamoli d’intelletto e natura non inetti a farsi valere, donde a chi n’averà avuta cura ne risulterà anche parte di grado e contentamento. Ma Dio ti ci renda sano e lieto, Lorenzo. Non volere indurti così ad animo che tu istimi non esserti questo e ogni altra simile ottima cosa quanto sino a ora licita. E’ mi pare vederti ralleggerito, e spero tu stessi potrai avere de’ tuoi cura e degli altri non minore ti sia sempre usato d’avere.

lorenzo. Come? Anzi sarei da inculpare s’i’ non facessi, Adovardo, di te stima, e di te, Lionardo, come debbo di