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196 i libri della famiglia

per potere andando e rivenendo porre mente se cosa ivi mancasse, e così sempre per quivi farei la via, rivedendo tutti e’ campi e tutta la possessione; e molto vorrei o tutto insieme o ciascuna parte bene vicina per meglio poterli spesso senza troppa occupazione tutti trascorrere.

Lionardo. Buona ragione, però che, mentre che voi sollicitassi quelli là su, questi lavoratori qua giù sarebbono forse più negligenti.

Giannozzo. E anche per non avere a trafficare con troppa famiglia di villani: cosa da nolla credere, quanto in questi aratori cresciuti fra le zolle sia malvagità. Ogni loro studio sempre sta per ingannarti; mai a sé in ragione alcuna lasciano venire inganno; mai errano se non a suo utile; sempre cercano in qualunque via avere e ottenere del tuo. Vorrà il contadino che tu prima gli comperi il bue, le capre, la scrofa, ancora la giumenta, ancora e le pecore; poi chiederà gli presti da satisfare a’ suoi creditori, da rivestire la moglie, da dotare la figliuola; poi ancora dimanderà che tu spenda in rassettarli la capanna e riedificare più luoghi e rinnovare più masserizie, e poi ancora mai resterà di lamentarsi; e quando bene fusse adanaiato più forse che il padrone suo, allora molto si lagnerà e dirassi povero. Sempre gli mancherà qualche cosa; mai ti favella che non ti adduca spesa o gravezza. Se le ricolte sono abundanti, lui per sé ne ripone due le migliori parti. Se pel temporale nocivo o per altro caso le terre furono questo anno sterile, il contadino a te non assegnerà se non danno e perdita. Così sempre dell’utile riterrà a sé le più e le migliori parti, dello incomodo e disutile tutto lo getta sopra al soccio suo.

Lionardo. Adunque forse sarebbe il meglio a spendere qualche cosa più in piazza per fornire la casa, che avere a communicare con simili malvagie genti.

Giannozzo. Anzi giova, Lionardo mio, molto giova trassinare tali ingegni villaneschi, per poi meglio sapere sofferire e’ cittadini, quali forse abbiano simili costumi villani e dispettosi; e inségnanti e’ rustici non poco essere diligente. E poi,