Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/203

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libro terzo 197

dove tu non arai a conversare con troppa moltitudine di lavoratori, a te non sarà la loro malizia odiosa, e dove tu sarai diligente a’ fatti tuoi, il tuo agricultore poco potrà ingannarti, e tu delle sue malizuole arai mille piaceri fra te stessi, molto e riderai.

Lionardo. A me questa vostra prudenza troppo piace, Giannozzo, sapete persino da’ malvagi cavarsene qualche utilità e lodo nel vivere.

Giannozzo. Maisì, figliuoli miei, così farei. Ma io cercherei questa possessione in luogo dove né fiumi, né ruine di piove me gli potessoro nuocere, e dove non usassono furoncelli; e cercherei ivi fusse l’aria ben pura. Imperoch’io odo si truovano ville, peraltro fruttuose e grasse, ma ivi hanno l’aere piena d’alcune minutissime e invisibili musculine; non si sentono, ma passano, alitando, sino entro al pulmone, ove giunte si pascono, e in quello modo tarmano l’enteriori, e occidono gli animali, ancora e molti uomini.

Lionardo. Ben mi ricorda avere letto di ciò apresso agli antichi.

Giannozzo. Però cercherei non manco d’avere ivi buono aere che buono terreno. In buono aere, s’e’ frutti non crescono in grandissima quantità come certo vi crescono, quelli pur che vi crescono molto più sono saporiti, molto più che gli altri altrove migliori. Agiugni qui ancora che la buona aere, riducendoti in villa, conferma molto la sanità, e porgeti infinito diletto. E ancora, Lionardo mio, cercherei d’avere la possessione in luogo donde i frutti e le ricolte mi venissino a casa senza troppa vettura, e potendola avere non lungi dalla terra troppo mi piacerebbe, però che io più spesso v’anderei, spesso vi manderei, e ogni mattina anderebbe pelle frutte, per l’erbe e pe’ fichi; e andere’mivi io stessi spassando per essercizio, e quelli lavoratori, vedendomi spesso, raro peccarebbono, e a me per questo porterebbono più amore e più riverenza, e così sarebbono più diligenti a’ lavorìi. E di queste possessioni così fatte poste in buono aere, lontane da diluvii, vicine alla terra, atte a pane e vino, credo io se ne