Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/221

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libro terzo 215

tuisci te sopra tutti, in modo che non tu per le mani e indizio d’altri, ma gli altri tuoi tutti per la volontà e sentenza tua ne’ fatti tuoi seguano quanto sia onesto e devuto, e così sempre provedi che ciascuno de’ tuoi faccia il debito suo. Terrai e’ tuoi fattori distribuiti pelle faccende, quello alla villa, questo alla terra, gli altri ove bisogna, e così ciascuno in quale meglio si gli aconfaccia.

Voi litterati (quanto spesso, ora mi ramenta, fu costume di messer Benedetto Alberti, uomo in casa studioso e assiduo alle lettere, e fuori fra’ cittadini e amici umanissimo, il quale con una sua letizia piena di gravità sempre ragionava di cose onestissime e bellissime, grate e utili a chi l’ascoltava, soleva ragionando seguire questi vostri litterati), e’ quali trattando della prudenza e vivere umano solete adurre essemplo dalle formiche, e dite che da loro si debba prendere amonimento provedendo oggi a’ bisogni di domane; e così constituendo il principe solete prendere argomento dall’api, le quali tutte a uno solo obediscono, e pella publica salute tutte con fortissimo animo e ardentissima opera s’essercitano, queste a mietere quella suprema calugine de’ fiori, queste altre a suportare e condurre il peso, quelle a distribuirlo in opera, quelle altre a fabricare lo edificio, e tutte insieme a difendere le loro riposte ricchezze e delizie; e così avete molte vostre piacevolissime similitudini atte a quello che voi intendete dimonstrare e molto dilettose a udirle: e sia testé ancora licito a me con qualche mia similitudine non tanto apropriatissima quanto le vostre, ma certo non in tutto inetta, per meglio e più aperto narrarvi, e quasi dipignere, e qui in mezzo porvi inanzi agli occhi quello che a me pare in uno padre di famiglia sia necessario, sia, dico, testé a me licito seguire ne’ miei ragionamenti la vostra lodata e nobile consuetudine. Voi vedete el ragno quanto egli nella sua rete abbia le cordicine tutte per modo sparse in razzi che ciascuna di quelle, benché sia in lungo spazio stesa, pure suo principio e quasi radice e nascimento si vede cominciato e uscito dal mezzo, in quale luogo lo industrissimo animale osserva