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214 i libri della famiglia


Lionardo. Bene aspettavamo da voi apreendere molte e perfette cose, ma voi e in questo e negli altri vostri singularissimi e perfettissimi ditti superasti ogni nostra espettazione. Tante cose c’insegnate quante io mai arei pensato si potessoro adattare alla masserizia. Ma non so se io mi giudico il vero. Dico, Giannozzo, che volere essere padre di famiglia come voi ce l’avete distinto, mi pare forse sarebbe opera molto faticosa: prima essere massaio delle sue proprie cose, reggere e moderare l’affezioni dell’animo, frenare e contenere gli appetiti del corpo, adattarsi e usufruttare il tempo, osservare e governare la famiglia, mantenere la roba, conservare la casa, cultivare la possessione, guidare la bottega, le quali cose da per sé ciascuna sarà non piccolissima a chi voglia in quella essere diligentissimo, e in tutte insieme credo io, perché sono difficili, sarà quasi impossibile adoperarsi in modo che la nostra sollecitudine in qualche una non manchi.

Giannozzo. Non essere in questa opinione. Elle non sono, come a te forse paiono, Lionardo mio; queste non sono difficili quanto credevi, però che elle sono tutte collegate insieme e incatenate per modo, che a chi vuole essere buono padre di famiglia, a costui conviene, guidandone bene una, tutte l’altre seguano pur bene. Chi sa non perdere tempo sa fare quasi ogni cosa, e chi sa adoperare il tempo, costui sarà signore di qualunque cosa e’ voglia. E quando queste bene fussino difficili, elle porgono tanta utilità e tanto piacere a chi in esse si diletti, e con tuo tanto biasimo ti stanno adosso ove tu nolle molto procuri, ch’elle debbono non attediare, né straccare, anzi parere giocundissime a chi sia in sé buono, e non in tutto pigro e negligente, e a noi debba piacere farci e’ fatti nostri. Niuna cosa tanto si truova piacevole quanto contentare sé stesso, e assai si contenta chi fa quello che gli piace, e dobbiamo riputarci a lode fare e’ fatti nostri pur bene, ove faccendoli male sentiamo per pruova quanto ci sia non meno biasimo che danno. E quando pure ti piacesse più alleggerirti, piglia di tutti una certa parte quale più all’ingegno, età, costumi e autorità tua s’aconfaccia, ma sempre sta-