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226 i libri della famiglia

Né a quello modo sarai più bella, anzi più sozza, e a lungo andare ti troverresti fracide le guance».

Lionardo. Monstrò ella assentirvi e stimare che voi le dicessi il vero?

Giannozzo. E quale pazza stimasse il contrario? Anzi ancora perché ella più mi credesse, la domandai d’una mia vicina, la quale tenea pochi denti in bocca, e quelli pareano di busso tarmato, e avea gli occhi al continuo pesti, incavernati, il resto del viso vizzo e cennericcio, per tutta la carne morticcia e in ogni parte sozza; solo in lei poteano alquanto e’ capelli argentini guardandola non dispiacere. Adunque domandai la donna mia s’ella volesse essere bionda e simile a costei. «Oimè no!», disse ella. «O perché?», dissi io, «ti pare ella così vecchia? Di quanta età la stimi tu?». Rispuosemi vergognosa dicendo che male ne sapeva giudicare, ma che li parea quella fosse di tanta età quanta era la balia della madre sua. E io allora li giurai il vero che quella sì fatta vicina mia non era due anni nata prima di me, né certo agiugneva ad anni trenta e due, ma cagione de’ lisci così era rimasta pesta, e tanto parea oltre al suo tempo vecchia. Dipoi che io di questo la vidi assai maravigliarsi, io gli puosi a mente tutte le fanciulle nostre Alberte mie cugine e l’altre della casa. «Vedi tu, donna mia», dissi io, «come le nostre tutte sono frescozze e tutte vive, non per altro se none perché a loro solo basta lisciarsi col fiume. Così farai tu, donna mia», dissi io. «Tu non ti intonicherai né scialberai il viso per parermi più bella, già che tu a me se’ candida troppo e colorita, ma come le nostre Alberte solo coll’acqua, così tu terrai lavata te e netta. E, donna mia, tu non hai a piacere se non a me in questo, e stima non potere piacermi volendomi ingannare, monstrandoti lisciata quello che tu non fussi; benché me non potresti tu ingannare, perché io ti veggo ogni ora e bene mi stai in mente come tu se’ fatta senza liscio. Di quelli di fuori, se tu amerai me, stima tu quale potrà esserti ad animo più che il marito tuo. E sappi, moglie mia, che chi cerca più piacere a quelli di