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282 i libri della famiglia

sono a voi sì vietate che in tempo non si possino conseguire. Rendettilo adunque meco in questo liberale, molto pregandolo, molto ringraziandolo, molto lodandolo presso de’ suoi. E quello che tutto vincea, io d’ogni ricevuta beneficenza el premiava con doni, sicché mai de’ suoi niuno si partisse da me senza mia liberalità, quale parte tenesse a sé, parte presentasse al Papa.

Giannozzo. O questa una ultima, Piero mio, di quante usasti buone astuzie, sempre a me la trovai ottima! E quale oggi sarà che in miglior fortuna non sé stessi contenga, e quasi fugga qualunque amicizia di chi meno si sia fortunato, e da cui e’ s’aspetti no’ altro essere per averne che gravezza e spesa? E chi non tutto sé dia a felici e abundanti uomini, sperando da loro aiuto e favore alle sue necessità e desiderii? Tanto siamo quasi da natura tutti proclivi e inclinati all’utile, che per trarre da altrui e per conservare a noi, dotti credo dalla natura, sappiamo e simulare benivolenza, e fuggire amicizia quanto ci attaglia. Né mi maraviglio se, come tu dicevi, e’ preti ancora sono cupidissimi, quali insieme l’uno coll’altro gareggiano, non chi più abbia quale e’ debbia virtù e lettera, — pochi sono preti litterati e meno onesti, — ma vogliono tutti soprastare agli altri di pompa e ostentazione; vogliono molto numero di grassissime e ornatissime cavalcature; vogliono uscire in publico con molto essercito di mangiatori; e insieme hanno di dì in dì voglie per troppo ozio e per poca virtù lascivissime, temerarie, inconsulte. A’ quali, perché pur gli soppedita e soministra la fortuna, sono incontinentissimi, e, senza risparmio o masserizia, solo curano satisfare a’ suoi incitati apetiti. Onde avviene che loro conviene eleggere non e’ buoni, quali non sarebbono pronti ad essequire le cose brutte, ma solo volere chi sia testé atto a questa sua libidine e vizio, quale adempiuto segue in lui altra scelerata volontà; e per asseguirla si sottomette e come servo prega; e così di dì in dì muta nuovi mezzani e interpetri a’ nuovi suoi sporcissimi appetiti, onde fra chi fuori si vede escluso da quella ieri tanto intrinseca domestichezza e consuetudine, e costui