Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/29

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libro primo 23


Però sia vostro officio, o giovani, con virtù e costumi cercare di contentare e’ padri e ogni vostro maggiore come nell’altre cose così in queste, le quali sono in voi lodo e fama, e a’ vostri rendono allegrezza, voluttà e letizia. E così, figliuoli miei, seguite la virtù, fuggite e’ vizii, riverite e’ maggiori, date opera d’essere ben voluti, fate di vivere liberi, lieti, onorati e amati. El primo grado a essere onorato si è farsi voler bene e amare; el primo grado ad acquistar benivolenza e amore si è porgersi virtuoso e onesto; el primo grado per adornarsi di virtù si è avere in odio e’ vizii, fuggire i viziosi. Volsi adunque sempre aversi apresso de’ buoni lodati e pregiati, né partirsi mai da quelli onde abbiate essemplo e dottrina ad acquistare e appreendere virtù e costume. E doveteli amare, riverire, e dilettarvi d’essere da tutti conosciuti senza alcuno biasimo. Non siate difficili, non duri, non ostinati, non leggeri, non vani, ma facilissimi, trattabili, versatili, e quanto s’appartenga nella età pesati e gravi, e quanto in voi sia cercate con tutti essere gratissimi, e inverso e’ maggiori quanto molto si può reverenti e ubidenti. Suole la umanità, mansuetudine, continenza e modestia ne’ giovani non poco essere lodata; ma verso e’ maggiori la riverenza ne’ giovani sempre fu grata e molto richiesta.

Non dirò per millantarmi, ma ben per darvi domestici essempli, e’ quali vi siano più ad animo udirgli e più a mente a ricordarvene che gli strani. Non mi ramenta in luogo alcuno, dove Ricciardo nostro fratello, o de’ nostri altri di più età di me fossero, ch’io mai volessi ivi essere veduto o sedere o starmi senza rendergli grandissima riverenza. Mai fra più gente né in alcuno luogo publico fu chi appresso de’ miei maggiori mi vedesse se non ritto e aparecchiato se cosa mi volessino comandare. Dovunque io gli avessi veduti, sempre levavo me verso loro e discoprivami ad onorarli, e dovunque io gli trovassi, era mio costume lasciare adrieto ogni mio sollazzo e compagnia per essere co’ maggiori, rendergli onore e acompagnarli. Né sarei mai ritrattomi da loro, né reduttomi tra’ giovani amici, se prima come da padre non avea impe-