Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/299

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libro quarto 293

darli di te buona presenza e dolce aria, per quale e’ ti giudicasse non incivile né imperito; oggi inseminarli qualche espettazione, qualche desiderio d’essere teco domani. E quasi sarà niuno a cui non paia lungo aspettare quel dì quale arai predettoli, nonché di dirli o darli cosa gli piaccia, ma e di chiederli e aoperarlo in tuo alcuno non ancora dettoli bisogno, tanto, non so come, siamo da natura cupidi e frettolosi a conoscere ogni cosa. E sarà quasi niuno quale non desideri trovarsi spesso con chi gli renda onore e prestili iocondità e onesto riso.

Ma constituiva io meco non però sempre da condursi a quel certame con qualunque in mezzo si presentasse. E sono io però, sì, non nego, di quelli che vorrei da’ buoni e da’ non buoni essere amato, già che qualunque odio può nuocermi, e l’amore di chi si sia conduce in tempo a’ nostri bisogni; né si biasima chi col pericolo de’ non ottimi cittadini propulsa e vendica l’iniurie ricevute da’ viziosi e perduti uomini. Pur sempre, quanto in me fusse, fuggirei la consuetudine e familiarità de’ mali e scellerati, de’ quali assentisco a que’ filosofi che affermano mai potere se non tra’ buoni essere amicizia. A chi può essere caro altri più ch’a sé stessi? Non amano sé stessi e’ mali. Sempre sono seco gravi e molesti, ora ricordandosi de’ suoi passati delitti, ora pendendo coll’animo a qualche nuova scellerata impresa, e ora essaminando e giudicando quanto e’ siano vacui di virtù. Compiuti di vizio, in odio agli uomini, mal grati a Dio viveno miserrimi. Agiugni che l’amicizia de’ viziosi sta piena d’incommodi, danni, difficultà e gravissima sollecitudine; alla fine convienti o insieme col vizioso amico cadere in infamia, o partirti inimico. Adunque fuggo e’ non buoni, e contro, apparecchio me a prendere tutto el numero di chi a me paian buoni.

Discerno e’ buoni da’ non buoni per molti segni, fra’ quali el nome e fama vulgata assai mi testifica e persuade quanto ciascuno sia degno d’essere amato. E sempre conobbi ottimo segno di vera probità in colui, quale vidi astenersi