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328 | i libri della famiglia |
poeta), così ameremo come se quando che sia aremo essere non amici, così qui noi reggeremo le inimicizie, come se in tempo aremo da essere insieme non odiosi e infesti. Questo a me par della inimicizia, se già qui altro voi non richiedessi.
Lionardo. Certo e ottimi precetti. E dilettommi in tanta copia di sentenze e di istorie la risecata orazion tua, né vi desiderai stile troppo più dilatato e amplo. E abbiànti grazia, Adovardo, che c’insegnasti senza biasimo sostenere le inimicizie, qual cosa forse ben pochi seppono fare. E se come imparammo concertare, così ora fussimo dotti a vincere chi c’inimica, nulla più sarebbe in questa materia da desiderarvi, se già chi che sia non racontasse quanti incommodi sogliono venire per non discoprire palese a sé inimico chi occulto l’offenda, dove conosciuto non amico, sarebbe men dato fede a sua ottrettazioni e infamazioni e simili coperti modi di nuocere e iniuriare, e pertanto inducesse costui essere meglio tanto perseguire le inimicizie, che da qual si sia sollicito, industrioso e animosissimo certatore nulla più ivi si potesse agiugnere. Qual cosa chi così facesse, non costui reggerebbe forse qual tu dicevi le inimicizie, come se in tempo pensasse essere non infesto a chi l’odia. Ma io così interpetro el detto tuo: inimicando commetta mai cosa per quale, se in tempo cessino poi fra loro le vendette, rimanga odio verso l’usata nequizia e scellerata crudeltà.
Adovardo. Così era mia sentenza, Lionardo. E dico, chi sé dia a concertare vindicando, arà opera fare che l’inimico meno possa offenderlo, o che non voglia. Che non possa sarà in due modi: l’uno armar sé con vigilanza, con precauzione, con ottimo riguardo, molto più che con ira, sdegno e ferro; ma né ancora manchi qualunque cosa bisogni a ottima difesa, poiché si dice nulla contro la forza può se non la forza. L’altro adunque sarà levarli ogni arme e forza da inimicarti. Queste come e quali siano, in sul fatto ti consiglierai. Sono armi dello inimico non solo el ferro e le saette, ma e’ fautori e coadiutori, le occasioni, le astuzie, fraude e simile cose,