Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/71

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libro primo 65

cosa, e quella sì a tempo e sì in luogo atta, che volendoli satisfare convien chi ricevette esponga molto e molto delle copie sue domestice. Così testé sento a me teco in questo nostro conferire acade. Tu con poche brevi parole a me dài molta o necessità o cagione di risponderti forse prolisso troppo e ampio. Ma così veggo el mio molto favellar a te pur piace, ove così attento e volentieri me ascolti.

Dico adunque che io riputerei assai buono essere colui in cui non fusse manifesto vizio alcuno, e chiamerei costui perfetto in cui si vedesse molta virtù sanza minimo alcuno vizio. Manco che mezzani in virtù a me sogliono parere coloro in quali sono le virtù con qualche scelerato e manifesto vizio. E’ vizii si fanno chiaro conoscere, e sono di natura che sempre fanno come solea dire Vespasiano Cesare: «La volpe muta il pelo ma nonne il colore». El vizio sempre a tutti parerà pur vizio, sempre sarà presto a scoprirsi e monstrarsi più noto. E ponvi mente, benché sopravenga o maninconie, o povertà, o altri disagii, pe’ quali el ghiotto e lascivo non può empiere le brutte sue volontà, pure quando gli sia permesso satisfarsi, ivi le voglie sue rinascono, e così lui subito torna al primo suo ingegno. Però lodava io stare desto e preveduto, e non aspettare che ’l vizio si fermi all’animo de’ giovani. E in questo si vuole seguire il consiglio qual si dice diede Annibal ad Antioco re di Siria. Disseli ch’e’ Romani non si potevano vincere più facile se non in Italia colle medesime armi e terre latine. E come dal fonte prima si vuole svolgere el rivo, chi cerca dirivarlo altrove, e non aspettare che a lungo corso sia fatto maggiore, così facciano e’ padri. Subito ogni gorellina d’indizio vizioso che a’ suoi surge, ristagnino emendando, ricoprendola di virtù; non patiscano che ’l vizio si sparga in più amplo rivo, però che poi quando fosse aumentato, molto più gli sarebbe fatica a disvolgerlo, e in lui sarebbe non minimo biasimo starsi o cieco a nollo scorgere, o pigro a non aver con miglior cura emendatolo. E se pure il vizio abbonda, vuolsi dirivare il corso delle giovinili volontà non per mezzo il campo dove si semina la virtù, non interrompere gli ordi-

5 -- Alberti, Opere volgari - I.