Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/226

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220 de iciarchia

nostro tenere scola filosofica accurata e da ogni parte circunspetta. Basterammi in questi ragionamenti familiari informare la mente e l’animo nostro con ottimi instituti a essere egregi omini, dissimili da’ volgari, ignoranti, indotti, imperiti, inetti; e adatterenci ad acquistare in noi ora per ora principato e moderamento di noi stessi con virtù e buon costumi, onde segua facultà ben reggendoci d’essere primari e superiori agli altri.

Abbiamo a ragionare della virtù e de’ costumi. Questi chiamati eloquenti, come altrove così in le funerali collaudazioni, annumerano fra le virtù ancora le perizie e cognizioni delle cose e delle buone arti, e dicono: «Costui fra l’altre sue virtù fu citarista, pittore, architetto, e simili». Ma noi proprio chiameremo virtù solo la vera e sincera bontà alla quale sia contrario el vizio, e diremo: costui è virtuoso quale sia in sé tale che niuna cupidità, niuna voluttà, niuno sdegno o molestia mai lo inducerebbe a far cosa iniqua, nociva ad altri o brutta a sé. Vorrei potere esplicare con qualche notabile proprietà in che fusse differente questa bontà da quel che noi appelliamo buon costume. Non mi viene per ora altro in mente, e forse questo vi satisfarà. Diremo così: per la bontà l’omo constituisce e afferma in sé vera e perpetua tranquillità e quietudine d’animo, e vive a sé libero e, quanto sia in sé, utile agli altri, contento de’ pensieri suoi, vacuo d’ogni perturbazione. E’ buon costumi forse sono corrispondenti alla virtù come alla sanità del corpo el buon colore, e sono quasi ornamento della virtù, e acquistano all’omo presso agli altri bona grazia. Ma come il buon colore può in molti modi e ancora ne’ febricitosi apparere altronde che da sanità, così qui con gesti e parole simulate e fitte qualche fallace potrà in tempo ostentarsi vero costumato e religioso, e pertanto asseguirà forse presso a molti buona opinione e favore. Ma in noi mai otterremo quiete e tranquillità d’animo constante senza vera e intera virtù. Occorremi un’altra similitudine: come al pomo insieme con la maturità li succresce odore e sapore suavissimo, così il buon costume innato con la matura perfezione della mente, cioè colla virtù, porge di sé amenità e grazia. Diventasi virtuoso imitando e assuefacendosi a esser simile a coloro