Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/255

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libro secondo 249

publice, meno stimati, esclusi quasi come indegni d’esser nel numero de’ veri cittadini, — dissero per questo che molto più bisognava dare opera e studio di parere omo sufficiente che de essere. Costoro errano purtroppo, e non dubito che qualunque di loro vorrebbe prima essere ricco che parere. E se io povero cercassi parere ben ricco, ben sai tuttora vie più resterei povero. E se quello che sia simile al birillo piace, questo che sia vero birillo più certo molto piacerà. Fra la multitudine vince, non niego, qualche volta la importunità, e vinse forse talora la protervia d’alcuni insieme confederati rattori delle cose publice. Ma el consiglio dell’omo grave e buono, simile al sole, cessata la nebbia, splende per tutto. E quanto la moltitudine occecata dalle fizioni e simulazioni de’ fraudolenti meno ascoltò el vero, tanto poi al tempo col pentersi impara a farne stima: e a costui buono omo se ne rapporta grazia, a quegli altri odio, però che dal successo delle cose quelli sono conosciuti artificiosi perturbatori dell’ozio publico, quest’altri sono degnati per loro merito e reveriti.

Restaci fra’ buoni costumi certo merito dovuto da’ minori verso e’ maggiori, e in ogni grado e stato, onde s’acquista molta grazia e laude. Primo indizio d’uno bene allevato pare a me vederti reverente verso chi per età, dottrina, o per dignità ti sia superiore. E contro, mi pare mai possa essere senza villania el poco stimare chi sia stimato dagli altri. Pensatevi, giovani. Ecco, dico a quello rusticone allevato senza niuna civilità: «O omo inettissimo, non vedi tu el tuo errore? Non degnasti, non reveristi chi tu conosci stimato e onorato da que’ che sono da più di te. A lui che lo merita tu scemasti nulla; a te, che dovevi far verso di lui el debito tuo, accrescesti biasimo e vizio, ausando te stessi in questa parte a non temere el biasimo. Chi non teme biasimo, di necessità rimane scellerato. Gli altri per acquistarsi buona fama e grazia esposero la roba, el sudore, el sangue: tu con questa tua, come la chiameremo, desidia o stultizia rusticana, avilisci la condizione tua, e de’ mancamenti tuoi la punizione resta tutta a te». E non sarà poca punizione fra l’altre a chi nacque per essere non al tutto abiettissimo, quando e’ si