Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/254

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248 de iciarchia

chi vuole meno che non può, costui può più che non vuole. E faccia questo proposito, quanto e’ dicono che l’animo generoso e virile sempre alle condizioni de’ tempi difficili osserva in sé equanimità, nello stato superiore agli altri mansuetudine, e nel fervore della età pudicizia.

Simili virtù, confessovi, sono rare; e pertanto rendono in chi le sono pregio e reverenza. Troverrete non pochissimi d’ingegno acuto, pronto, desto, atto a ogni industria, e per questo saranno estimati. Ma in costui lo splendore e suavità de’ buoni suoi costumi e virtù tanto eccederà quanto eccede quello che sempre sarà ottimo da quello che potrà forse essere pessimo. Insumma, tutte quelle cose quale movano te verso altri a simile affezione, queste medesime stima che moveranno altri verso di te. Tu leggesti nelle istorie come colui prepose la salute de’ suoi alla propria vita sua, e vedi qui in questo altro simplice e aperta bontà, in quell’altro molta cognizione e sapienza: tu quinci, vinto dalla natura, quale sempre cerca e desidera e ama le cose ottime, non puoi fare che tu non penda a benivolenza verso di lui; seguene che tu vorresti vederlo tanto in migliore stato quanto egli è per la sua virtù più degno che gli altri, e ragioni di lui come di cosa rara e mirabile, e accadendo t’adoperaresti in farli bene. Così interverrà dagli altri a te, quando e’ meriti tuoi saranno pari noti a loro; e se vederanno in te prudenza e molta cognizione di cose buone e degne, arai presso di loro autorità, e consentiranno sequire el ricordo tuo più che degli altri meno dotti. E se circa e’ costumi tuoi scorgeranno purità e vacuità d’ogni vizio, massime di quegli che sogliono essere familiari e disonestar gli altri, non dubitate aranno riverenza a te, e aranno el nome tuo in singulare ammirazione.

Alcuni vedendo che presso la multitudine non rarissime avea luogo e condizione qualche presuntuoso, loquace, ardito, e contro, quelli che in vero erano dotti e prestantissimi rimaneano senza riputazione e quasi negletti; e vedendo che quelli in senato audacissimi erano e’ primi uditi, ed era la loro sentenza subito approvata, e otteneano e’ supremi magistrati, questi altri omini maturi e gravi restavano adrieto, raro richiesti alle faccende