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rime 25





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TIRSIS


     Tirsis e Floro giovinetti amanti,
ricchi pastori, l’uno e l’altro bello,
usi fra loro raccontar suoi canti,
in fra quell’Alpe su cerca ’l Mugello
5givan cantando le lor tormiciole.
Così dissero, gionti a un praticello:
Flo. O Tirsis, ben ti godi quinci al sole,
tu ti trastrulli e strizzi con la Mea.
Felice è chi amando non si duole.
10Tir. Floro, non ha queste Alpi una più rea
di lei. Sta qui doppo e vederai,
la non mi digna più qual mi solea.
Flo. La Niera mia mi fugge, né fu mai
più sventurato amante. Aimè! piangiamo.
15E’ mi giova saziarla di mie guai.
Tir. Floro, non far così, non far. Io amo,
anche io amo, anzi ardo, i’ moro,
e pur sto lieto. Fa come io. Cantiamo.
Mea mia dolce dai capei dell’oro,
20o saporita dal viso rosato,
ch’ai quelli occhiazzi più bei che ’l mio toro,
né son sì liete in un fiorito prato
le ape inzuccarate a uscir di schiera,
quanto son io poi che m’hai guatato.