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370 dissuasio valerii

spiacerà udirci, come cantare una oca fra i cigni. Pure quando che sia fu l’oca utilissima, e non permise la terra di Roma cadere in incendio e rapina. E se tu sarai prudente, non riprenderai il mio utile favellarti. Molti desiderano cose che paiono belle, quali a chi le considera sono mostri e chimere, quali hanno faccia di leone, ventre di capra e coda di drago; né veggo si possa tacere. Piacque ad Ulisse la voce della Serena; conobbe ancora i veneni di Circes: fu la virtù in lui quale fece evitarlo il pericolo. Credo e tu sperando in Dio, imitatore d’Ulisse e non d’Empedocle, quale non ben consigliato si commise in Enna, udirai e serverai le mie parole quale mi pare da non tacerle. Grande credo che sia l’incendio del tuo amore altrove, e della benivolenza verso di me, ma forse maggiore verso altrui. Né vorrei ti vincesse tanto che forse doverrei tacere: ma con quello animo favellerò col quale sono tuo: giudicane che ti pare: arai da riputarmi amico, e conoscerai che la benivolenza mia verso di te mi fa parlare.

La prima moglie del primo Adamo subito dopo la creazione dell’uomo nel suo primo peccato prima ruppe il digiuno, inobe- caricamento di la:Page:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/376 in corso...