Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/76

Da Wikisource.
70 theogenius

che in la battaglia sarmatica diede a morte armati uomini quaranta, e in più altri luoghi da lui si trovorono atterrati inimici circa mille? Apresso Omero, Agamennon desiderava in tanto suo essercito solo avere dieci simili a quel vecchio prudente Nestore, ché nulla dubitava per loro potere suvvertere ogni inimica moltitudine. E così t’affermo, in qualunque sia vecchio, mediocre prudenza e certo uso delle cose potrà ogni dì suvvertere e perdere amplissimi e potentissimi populi contro la sua patria armati. Valse el consiglio di Fabio Massimo, quel vecchio, restituire le cose romane quasi da tutti e’ giovani desperate. Con sua maturità Fabio propulsò l’ultima manifesta e pronta ruina alla patria, e sostenne quello Anibale quale tanto numero d’armati fortissimi giovani con suo petto e sangue a Trebia, a Trasimene, a Canne, nulla poterono sostenerlo. Appio Claudio, vecchio e cieco, con sua sentenza restituì dignità e virilità a’ suoi cittadini, e raddusse la provincia Epirotarum armatissima e bellicosissima a ubbidire latine legge e imperio. Potrei addurvi Solone e suoi Ariopagite, insieme e ancora Ligurgo e sue santissime leggi, e infiniti altri simili, per quali vederesti sempre el consiglio de’ vecchi stato alla patria sua più molto utile e pregiato che l’arme e gagliardia della gioventù».

Microtiro. Cose degnissime e verissime, né puossi non assentirli.

Teogenio. Così adunque provato non la sua vecchiezza essere da posporla alla gioventù di Tichipedo, seguitò Genipatro e disse: «Le ricchezze tue, o Tichipedo, non nego, sono ornamento alla patria e alla famiglia tua, non quanto tu le possiedi e procuri, ma quanto tu bene le adoperi. Non ascrivo a laude che a tua custodia stiano cumuli d’oro e gemme, ché se così fusse, quelli che la notte sulle torri e specule hanno cura e custodia della terra, più arebbono che tu da gloriarsi. Ma tanto te loderò quanto in salvare e onestare la patria tua e i tuoi espenderai non le ricchezze sole, ma ancora el sudore, el sangue, la vita. Io fui ricco, o Tichipedo. Non però, perdute le mie ricchezze, feci come quel Menippo cinico quale, perché gli furono imbolati i suoi danari, se impiccò: omo avaro e, quanto io interpetro, d’animo vile, che