Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. III, 1973 – BEIC 1724974.djvu/374

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370 nota sul testo

cesco Bindoni & Mapheo Pasini, compagni. Nel anno del Signore MDXXXIIII (sic)1.

4. Ecatonphyla: Opera Nova: Quale con breve et doctissimo modo demostra et Insegna Larte dello Amare. In fondo: Finita Ecatonphyla. la quale insegna amare. Stampata in la Magniftca Cipta di Siena. Ad instantia di Maestro Giovanni di Alixandro Libraro. A di Primo di Febraio. M. D. XXV2.

5. Di messer Leon Battista Alberti, Hecatomphila che ne insegnia l’ingeniosa arte d’amore. Deiphira che ne mostra fuggir il mal principiato amore; pur hora venuta ne le mani de li huomini. In fine: Stampata in Vineggia per Giovanni Antonio et Fratelli da Sabbio ad instantia de Nicolo di Francesco Librari al Dolphin MDXXVIII3.

6. Hecatomphila de M. Leon Battista Alberti ... nel quale insegna la ingeniosa arte d’amare. In fine: Stampata in Vinegia per Niccolò Zappino di Aristotile da Ferrara, 15284.

7. Hecatomphila che ne insegnia l’ingeniosa arte d’amore: Deiphira che ne mostra fuggir il mal principiato amore, M. Sessa, Venezia, 15285.

8. Deiphira di messer Leon Battista Alberto Firentino, ne la quale ne insegna amare temperatamente, & ne fa divenire, o più dotti ad amare, o più prudenti a fuggir amore, novamente stampata. MDXXXIIII: cc. 14 num. da 10 a 23 (non è evidente perché). In fine: Stampata in Vinegia a Santo Moyse per Francesco Bindoni & Mapheo Pasini compagni. Del mese di Genaro. Nelli anni del Signore MDXXXIIII. Segue poi: Hecatomphila di Messer Leon Battista Alberto Firentino, ne la quale ne insegna l’ingeniosa arte d’amore ... MDXXXIIII;cc. 15 num. da 2 a 16. Né all’inizio né in fine si trovano indicazioni tipografiche, ma il frontespizio e i caratteri sono uguali a quelli del testo precedente della Deifira6.

  1. Risolvo la differenza tra le date sul frontespizio e nel colophon a favore del 1524, ragionando che gli stessi stampatori difficilmente avrebbero dato fuori due edizioni nello stesso anno (1534) attribuendone una all’Alberti e l’altra al Boccaccio. Vedi sotto al n. 8. Esemplari di questa ed. nella Bodleiana (Vet. F .l.f. 190) e nella Marciana (Mise. 1716.5).
  2. Brit. Museum 1079 c. 3.
  3. Biblioteca Naz. Firenze: 22 B.8.36.
  4. Biblioteca Vaticana: Capp. V. 109. int. 2.
  5. Non ne ho visto nessun esemplare. Cit. da Michel, op. cit., p. 16, forse sull’autorità di Graesse, I, p. 53.
  6. Biblioteca Bodleiana: Mortara 109; Brit. M .us.: 527.e.37