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libro sesto. 153

De le colonne, et loro ornamenti: che cosa siano i piani, che il centro del fuso, la centina, gli aggetti, i ritiramenti, il ventre, il mazzocchio, il collarino.

cap. xiii.


I
N tutta l’Architettura il principale adornamento certo consiste ne le colonne, percioche le molte poste insieme adornano le loggie, le mura, et qual si voglia sorte di vani, et una sola ancora ha del buono, percioche ella adorna un riscontro di strade, un teatro, una piazza, serba i Trofei, serve per memoria de le gran cose, ha gratia, recasi dietro dignità, et è cosa difficile a dire quanto spendessino gli Antichi in quelle, per essere ornamento eccellentissimo. Percioche non bastando ad alcuni che elle fussino di marmo Pario, Numidico, et alabastrino, et simili, vollono che alcuni Scultori eccellentissimi vi facessino dentro slatue, et imagini, si come dicono che nel tempio di Diana Efefia ve ne erano più di cento venti. Altri usarono i capitelli, et le base di bronzo indorate, si come in Roma nel portico doppio si vede, il quale e’ feciono nel consolato di quello Ottavio che trionfò di Perseo. Altri feciono le colonne tutte intere di bronzo, et altri le vestirono di argento. Ma lasciamo stare queste cose. Egli è di necessità che le colonne sieno lisce, et ben tonde. Io truovo che un certo Theodoro, e Tholo Architettori in Lemno havevano fatto certi tornii ne le loro botteghe, et havevanvi di maniera contrapesate dentro le colonne, ch’elle si tondavano girate intorno da un fanciulletto solo. Greca historia. Questo faccia al proposito nostro. Ne le colonne noi consideriamo due linee lunghe giù per il fuso, l’una si può chiamare il centro del fuso, et l’altra la centina; ma le linee corte che noi consideriamo ne le colonne, sono i vari diametri di que’ cerchi, che in varii luoghi cingono essa colonna, et di cosi fatti cerchi notissime sono le due superficie, l’una da la testa, et l’altra dal piè de la colonna. Ma il centro del fuso è quella linea, che per entro al mezo de la colonna sia tirata dal centro del cerchio de la superficie piana di sopra, al centro del cerchio de la superficie piana di sotto; la qual linea ancora si chiama il piombo del mezo de la colonna: in questa medesima linea si appuntano i centri di tutti i cerchi; ma la centina è una linea tirata da lo aggetto del collarino di sopra per lo lungo fino allo aggetto del collarino di sotto. Et è quella nella quale terminano tutti i diametri, che sono nella grossezza de la colonna, et non è sola, nè va a dirittura come quella del centro del fuso, ma è fatta, et composta di molte linee, parte diritte, et parte torte, come noi ti diremo. I diametri de cerchi, che si hanno a considerare in più luoghi giù per la colonna, sono cinque, gli aggetti, i ritiramenti, et il ventre: gli aggetti, son duoi l’uno in cima, l’altro in piè de la colonna, chiamati aggetti, perche si gettano più in fuori che il resto de la colonna: i ritiramenti ancora son duoi, che sono a canto a gli aggetti da capo, et da piede, et chiamansi cosi perche si ritirano da gli aggetti al sodo de la colonna: il diametro del ventre si nota dal mezo in giù de la colonna: chiamasi ventre, perche e’ pare che in quel luogo la colonna gonfi alquanto. Gli aggetti infra loro sono differenti, percioche quello che è da basso, è fatto del collarino, et d’uno poco di piegatura, mediante la quale si ritira dal collarino al sodo de la colonna, ma lo aggetto, che è in cima de la colonna, ha oltre al collarino, et a la piegatura, ancora il mazocchio. Ne l’ultimo la linea de la centina si ordinerà in questo modo: Nel pavimento, o in qualche faccia piana d’un muro, il qual luogo io chiamo il disegno, si tira una linea diritta, lunga quanto ha da essere lunga la colonna, che da la cava habbiamo a fare venire: questa linea si chiama il centro del fuso. Divideremo adunque questo centro in alcune determinate parti, secondo che ricerca la ragione, et la qualità de la muraglia,

V et