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228 della architettura

torno di pietre o di muraglie, non fà saviamente; non biasimerò io già chi questo faccia, conciosia che e’ bisogna rimediar a danni che ne posson fare ogni hora i troppo vogliolosi. Non biasimo anco che ne’ giardini sieno statue ch’incitino a ridere, pur che non habbino punto del disonesto. Talmente certo debbono esser fatti i giardini, ma nelle case dentro alla Città le mura dentro de le camere, et de le selve non cedino punto quanto ad allegrezza, alle stanze de gli horti, et de giardini, ma nelle mura manco secrete come sono quelle de la loggia, et dell’antiporto non ti curare di tanta allegrezza, accioche ei non paia che tu ti sia smenticato troppo de la conveniente gravità. Anzi le loggie de Cittadini principali è ragionevole che sieno con architrave, fregio, et cornice sopra le colonne, et quelle de Cittadini di più bassa mano, con gli archi sopra le colonne, ma l’una et l’altra in volta: gli adornamenti et de lo architrave, et de le cornici che si pongono sopra le colonne, sieno per il quarto del vano tra colonna et colonna, et se sopra le prime colonne si haranno a porre altre colonne, faccinsi le seconde il quarto minori che le prime, et se ancora vi si metterà il terzo ordine sopra, faccinsi queste più corte il quinto, che quelle che gli sono sotto: a qual s’è l’una di queste i piedistalli, et le sponde, o davanzali che vi si metteranno sotto, saranno alti per il quarto de la lor colonna, ma dove si harà a fare un colonnato solo, accomoderati de gli ordini de le opere publiche secolari. Non si faccia il frontispicio nelle case de privati, di maniera che in alcun modo vadia imitando la maiestà di quello de Tempii. Nondimeno se lo antiporto sarà con la sua fronte alquanto rilevato, et a guisa di frontispicio ancora, sarà molto honorato. Il restante del muro da amendue le bande non alzando troppo la testa, si adornerà di corniciami et harà grandissima gratia, se le principali cantonate de lo edifitio si rilevaranno alquanto più superbette che le altre mura. A me non piacciono coloro, che nelle case de privati hanno fatte et torri, et merlature; conciosia che queste son cose da Signori, et da fortezze; cose aliene da quieti Cittadini, et da una Repubblica ben ordinata: percioche queste cose dimostrano una comune paura, o uno esser sempre apparecchiato a far villania ad altri. L’opera de ballatoi nella facciata de lo edifitio sarà cosa gratiosa, se e’ non saranno troppo grandi, o troppo larghi, o troppo sconvenienti.


Che tre sono le cose principali che fanno gli edifitii belli, et gratiosi, il numero de le membra, la forma, et il sito.

cap. v.


H
Ora ritorniamo a quelle cose che io promessi di dire, nelle quali consiste universalmente tutta la bellezza, et tutti gli adornamenti, o più tosto, da le quali è nata ogni bellezza, et ogni adornamento. Investigatione certamente difficilissima. Conciosia che qual si è l’una di queste cose che s’habbia da cavare, et da scerre da l’universal numero, et di la natura di tutte le parti, o habbiasi ella a compartire a tutte, con certo et giusto ordine, o pur si habbia a far tale, che congiunga et tenga insieme in una massa, et in un corpo più cose con buona unione, et stabile congiugnimento, al che cerchiamo noi in questo luogo alcuna cosa simile, egli è di necessità che questa stessa cosa che noi cerchiamo partecipi, et contenga in se de la forza, et quasi del nervo di tutte quelle, alle quali o ella si congiunge, o con esse si mescola; che altrimenti per la discordia, et per le inconvenientie combatterebbon’insieme, et rovinerebbono: il qual sceglimento, et la qual investigatione essendo sì nelle altre cose non molto pronta, nè molto espedita, sì ancora massimamente in queste cose, de le quali habbiamo a trattare, la più dubbia, et la più pericolosa di tutte, per havere in se l’arte dell’Architettura tante parti, et tante varie sorti

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