Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/169

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«Povera donna!» disse Bernardo Marlines a suo figlio mentre scendevano verso casa loro: «chi sa domani!»

«Oh ma senti.... la mamma non si è ancora coricata.... Ecco che vien fuori a far lume a qualcuno....»

Era la Raffaella venuta a chiedere un certo calmante per sua madre che quella notte non poteva quietare.

«Così sola? a quest’ora!» disse Natale. «E non hai neppur una lanterna.... Ora ti accompagnamo noi.»

E tornarono indietro infatti: Bernardo davanti, colla lanterna, loro due dietro, accanto, come quando erano piccini ed egli l’accompagnava un tratto per quello stesso sentiero.

«Non ti si vede mai, Raffaella....» disse Natale dopo un momento di silenzio.

La fanciulla, col viso chiuso nel fazzoletto di lana, seguitò a guardare dritto davanti a sè, e sembrò cercare una risposta.

«Noi siamo sempre i vostri amici di una volta....» aggiunse Natale, pensando al gran dolore che l’aspettava l’indomani e desiderando prepararle un conforto.

«Oh sì, Grazia viene quasi ogni giorno a trovar la mamma, e ci usa tante cortesie....» rispose la fanciulla arrossendo nel buio; e pensò: — lui però s’è dimenticato della nostra amicizia da bambini: ha preso le arie da signore: non va che all’albergo. —

«Ora ti toccherò lavorare ancora di più;» disse Natale.

«Si sa:» rispose la ragazza. «Gigio e Martino sono andati sui lavori in Svizzera; però c’è mia co-