Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/79

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IX.

Erano passate due settimane e alla scuola nessuno aveva visto Nocente.

«Chi di voi sa qualche cosa di Innocente Caprezzi?» domandò una mattina la signora maestra.

I bambini sporsero tutti le labbra, alzando le spalle come a dire: io no, chi sa dove sarò andato!...

Natale pensò: oggi Raffaella deve venire a casa nostra e le dimanderò di suo fratello.

Infatti gliene chiese, ma la piccina arrossì vivamente e balbettò confusa: «Io non so.... dove sia.... non lo vediamo mai....»

E Natale non parlò più, ma quando la mamma uscì dalla cucina, egli disse sottovoce: «Tu hai detto una bugia, Raffaella, te l’ho vista nella faccia. Perchè non vuoi dirmi dov’è Nocente? io ti dico sempre tutto tutto.»

Raffaella diventò ancora più rossa e i suoi occhi si gonfiarono come se fosse lì lì per piangere.