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fantilmente a un complimento fatuo, nascondendo modestamente gli occhi sotto la manica bianca dal ditino prepotente che se ne stava sempre vezzosamente ritto, e a mettersi in crocchio colle giovinette, dicendo: «noi ragazze». E la loro giornata era tutto uno sbadiglio, con nna sola ora interessante: la passeggiata nei luoghi più frequentati, di fianco alla vecchia mamma, con un’aria ubbidiente c composta di signorina ammodo che potrebbe benissimo trovar un marito per la strada.

Le ragazze di spirito erano i granatieri: ma purtroppo lo spirito veniva un po’ in ritardo, verso la cinquantina; il più delle volte uno spirito liberato dalla morte della madre, oppure una reazione dopo lunghi anni di sommissione... non sempre sottomessa.

Ah! eccole a cinquant’anni padrone del mondo finalmente! di godersi la propria libertà passeggiando per le vie, portando orologio d’oro e pelliccie di martora!

Dragoni addirittura diventavano quelle che potevano amministrare un patrimonio, sfogando tutta la propria attività nel mostrare alle maritate che si sta molto meglio senza l’imba-

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