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144 | Le signorine... |
Io vorrei fossero a preferenza per le giovani senza marito i posti d’impiegata e di maestra, che sono spesso per le maritate a danno della scuola o della famiglia. Vorrei fossero per esse le cariche di ispettrici di asili e di scuole, di visitatrici di ospedali e di amministratrici d’istituti di beneficenza, che adempirebbero con maggior assiduità, portandovi tutto l’affetto che non possono versare in una famiglia propria.
Simpatiche, colte, operose signorine... di trent’anni, mi passano davanti alla mente, in questo momento, e vorrei fermarle qui perchè tutte le giovinette vedessero che care donnine punto infelici si può essere anche senza marito, quando si ha l’amore di studî serî, quando si ha l’animo aperto a tutte le dolci ed alte cose e il carattere preparato ad opere utili e buone.
A nessuno è possibile oggi il chiudere egoisticamente il mondo fuor dell’uscio di casa propria. Il farlo è una colpa: freme e geme di fuori una triste fiumana, e barricare la propria casa perchè non venga allagata, è accrescere il male degli altri; ciascuno di noi ha dei doveri verso quel prossimo che molta gente
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