Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/131

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19 DEI GIAPPONE. Dipoi caminandcverfo Fucu, la moglie di Firati dono che è cbrifiiana,ci mandò geme incontro da do dia miglia analettica per n.iovfo, ip dipoìVuino alla Citta due [noi nipotini, dicendovi ile per ogni modo ar.d affé d riposarmi in cafa[ua,[e bar Fitandana fuo marito era all’bora abfente, perchè fi trou tua nell’effcrqto. Et fcufandomiio per la fretta che baueua di far "viaggio, "venne dìa Jhffa con tutte le fue damigelle quaft correndo fino al capo della Città, & giuntomi fè che i fttvi creati che erano perfor.e hot: orate, pigliafiero la lei tic a per for^a > & la conducejjcro à cap pia. Andò [libito il rumore per la Città che "veniua pio ( perciòche caft f glion dire li gentili quando "veggono i nofiri ) h in yn iflante fi congregò maggior popolo-che tn Anafagama, & per potermi meglio ’vedere >gli flepi nobili pigliarono la lettiga di mano. alli lutuhieri di qucjìa Signora, & loro flepi laportauano. qua fi per aria, facendo il reflo dilla turba grandini aio fìrepito & applaufo, All’vltimo giunti in cafa rceuuti da quella Signora con infinite amoreuolezz? x predìcapimo da due bore d lei pialla [ua famiglia & altre molte gentildonne amiche & parenti che Joprauennero. ’Partimmo di là l’ifltffa notte x & in fu l’alba arriuapiniQ à Chitanocchia, doue erauamo afpettqti da Tacafi, & qaafi fubito giungendo da Vinti nobili coti fuoi feruti ori, inuitati dà Dario C bri stiano per’vdirci; il fratello Cofmo predicò foro per jpatio d’ia’hora con gran fudisfattione I di tutti.