Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/139

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DEt GIAPPONE. 137 42 rami nelle mani, per cffer il di delle palme > ma anco ffargeuano rofe e fiori et altre verdure per ter ra donde battemmo a poffare, ridando più óltrev’t erano le firade apparate di alcuni biubus, con i fuoi iatamis. Qui rivenne incontro Y quedatagcdonc con la fua doma 42 altreftgnore 42 gentildonne di Vacai e del fuo figlio. Giorni allo albergo rifu fatto vrt gran banchetto,& poi ci partimmo. Yquedatagadono con la fua gente ci accompagr.òfm’aì fumé, eVbleuavenir più inan^i fe noi Vbauefiimo permtffo. incontro a Sorga, a pie dèlia fonema di Ymori, ci afpettaua "Pelagio, LUcia fua moglie i ilfigìios la nuora, il nepote e tutta la gente di Sànga, ma per effergià tardi non ri ftatno fermati, 42 per sìrada fempre irouammo cofe da mangiare preparate da quei buoni Cbriflìani. Poco di poi rivenne incontro il V.Organtìrio con alcuni Ticuus Giapponeft e tutti infieme giuri feino a Caydma, doùeci affettava, gran moltitudine di Chrifiiani-, 42 battendo prittid Yifitata la croce 42 la cbiefa il buon Giorgio Jlferigi 4$ Giouanni ci albergarono con tanta carità che dir non fi potrebbe. lldifeguéntè dopo la meffa ri pofemo in viagli) verfoTacaceuqui,42 gioii al fiume,quitti erano alcu ni nobili con le barche per pajjarti loro ftefii d’altra riua-jdoue ci afpettaua infinita gemè a piedi 42 a caitallo, 42coft cdminando tUttauia incontrammo fik gente. Quivennc ancor a il V. Gregorio, 42 il fratello Diego Verterà,con i qualivenr.e Tariemon 42 Gioitami fuo figlio. Vnà fola sofà disturbò alquanto