Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/150

Da Wikisource.
  • 45

lettera come per le fue lettere. Queflofimoffe avolerfentir la predica più per curiofitd che per conuertirfi df cofi mi mandò prima a dire che egli per intendere che Vfuquindono ór altri nobili gentili incomincia. uano afentir la predica, egli ancora baurebbe caro difentirla, non già per effer Cbrifiiano, ma per intendere le co fedi Dio, <& la differenza cheterà tra quelle ór le leggi del Giappone. Venne, [enti, & dopo le due prime prediche (battendo propoli alcuni dubbi] ) diffe pubicamente che in fin aieffo nel Giappone non sera trouata lacerili, & che la legge di Dio era lavéra, & che ’eglivolem finire divdir tutte le prediche, ma con tutto ciò non [farebbe Cbrifiiano, fi per effer già molto vecchio, fi anco per altri impedimenti chehauea. Maio con tutte quefie conditionigliperfuadeuo a finire di feti tir la dottrina anchorche non f offe per altro che per fapcr cofe nuoue, benché io già confidano che Dio Signoriqoflrolohaurebbe illuminato, perchè naturalmente erafemprefiatobuomoda bene, fecondo che il Re m’hauea detto, ilqualegrandemente fe né rallegrò, hauendo più[peran^a della fua corner• fiione che io. Finalmente finì d’vdiré ór refìò con chiara cognitione che la legge di Dio era la vera, ÓT che in quella 1 fola poteuano faluarfi, ma dall’altro canto oltre le altre tentationi che il demonio li metteua,vnaeravehemente, cioè, che fefifaceua Chrifìiano perdeva l’honore ór opinione che tutti tenevano di lw,4j infteme l’entrata; fi che non fi fapeua rifoluere & cofimi mandò a dire che egli ancorché fomma