Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/18

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16 LETTERA Don Bartolomeo Signore di Omura, qual è Zio di ^rimandano, fratello di fuo padre già He di ^rima.Tojjede Don Bar tbolomeo pur tanto paefe,e gente quanto ^{rimandone, nevi è in tutto lo flato fuo purvngentile. Vi fono indiuerft luochipiùdi quaranta Chiefe; Et benché per. inflruire tanta gente > Vi fariano necejfarie molte re fidente, nondimeno per carefiia de operarii, non habbiamo quid altro che tre cafe; la prima e in ’Hqngafaqm, la quale è lontana da Cochinochù circa due pofle itfvi èvn porto di mare molto buono, doue fuole venire ordinariamente la naue diTortughefì. Quitti faranno più di quattrocento cafe fatte da diuerfi Chrifliani, i quali ejfendo perfeguitati da i loro Signori elefferopiùtoflo perdere le proprie cafe ir beni temporali, chela fede di Chriflo. Quid ordinariamente ftanno due "Padri con vn fratello; i quali hanno cura di tutta quella parte dell’Ifola, che ft dìuide con "vn braccio di mare largo circa, vn miglio e mezz°. ’Nell’altra parte flà Omura, con laltre terre di Don Bartolomeo, quali Jono diuife da quel braccio di mare in due parti, nelle quali habbiamo due reflien^e: vna in Omura, ÌT l’altra in Cuxi; che fono li migliori luochi, e fortezze c ^ e fl ano m *l ue ^ £ P artl?/*“ > e " dici, ir l’altra venti miglia più di ■ là di "Nanpqfaqui. Inciafcuna di queste ci Slà vn padre, ir vn fratello, ch’anno penfìero di molti luochi ir Chiefe, che fono di U attorno. N^n attendono alla comerflone, per effer già tutti CferpW»