Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/35

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del GIAPPONE. 3S <mò persuadere a fua madre, cbevoleffe conferire al battefimo di fua moglie: ma fl.iua ella fi affinata Jl uopcruerjo parere, che non bufiamo le ragioni njuo figho a mouerla. Si alterò egli tanto, e nenie ue tatagrannoia,che fi determino voler che fi face fi fs quel eh eglrvokudfcn^ altro: Ai modo che fi h nò re,e dm,fune-, l iftcflaUrgimgwume, mJepeuc ri foluerfi.Finalmente dopo molte quefiioni,e repliche ih qua e di la:parue al V. Luigi, agli altri padri f, rouorno >fi differite li battefimo in altro té p -V;«certo ordinatione diurna, acciò nonfuffe dop° l battefimo tornata a dietro,per quel che poi auué ne.Finaimele invece del battefimo fi calò Vna mtfia Jolenein mufica co diacono,eJudiacono ne lacaptlia nouaméte fatta nel palalo, con gran confolationc. delRegthMane,e della moghe,e rincori fiatati-, ma con molta poca fodisfanione de mfiri nemici. Ci fece di zzi: Cl molta gratitudine per quel che fi era fatto-, &ccfi Jubito fe ne ritornòalffpchù per le cofedellaguerra. Giorno qurn no fi raffreddò in cola alcuna nè fai fijmi femori-,an^i andò fempre tanto erefendo, ihe giorni battefimi fatti in fua cafa di alcune ptrlod’vna r? t * ai< l 1 tail ’nh’vn fuo cognato marito figlia femore, fialtre cn^° W ^ om aiutau * a conciar fi aitar e, et L U ZZ "“t™ d hatte f mo * & «lhe aiutama£T Ìrticgm J# Otri. ameni cm tana domflick^n allegrerà; C- ib’a