Pagina:Alcune operette di Bartolommeo Gamba bassanese.djvu/228

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220 cenni intorno la vita


Concezione di M. V. ed a S. Giuseppe suo protettore. Si è di già detto che erasi dedicato una volta a dilettevoli raccolte di Antiquaria e di Numismatica, e negli ultimi suoi anni con innocente passatempo, dando pascolo all’ombra sola rimastagli di si ingenui tendenze, era sollecito a formarsi ora una serie delle più dotte Difese fatte alla celebre Compagnia di Gesù, ora altra dei più profondi trattati scritti intorno alla Concezione di M. V., ed in fine la curiosa e copiosissima collezione di tutte le Immagini che in ogni tempo e in ogni luogo vennero impresse del suo inclito concittadino S. Carlo Borromeo.

Quel sibarita, elle per non disturbare i suoi sonni, vantavasi di non aver veduto mai nascere il sole; che si doleva che il canto dei galli li interrompesse, e che non potea riposare placidamente perché due foglie di rose si erano addoppiate sotto al suo fianco, sarebbe le mille volle morto di spasimo se veduto avesse in quanto disprezzo teneva il nostro cavaliere i comodi della vita. Per lunghi anni soggiornò in case aperte a comune albergo; era sempre contento delle stanze le meno agiate, e coricavasi volentieri sopra materassa duramente impuntita. Ogni sua