Pagina:Alcuni discorsi sulla botanica.djvu/68

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ogni dubbio per modo, che pigliar equivoco quanto alla loro significanza non potrebbe. «Il budello in questo suo tragitto (continua il Calamai) non si apre in nessuna sua parte, e l’apice di esso, che giunge fin presso il sacco embrionale (per quanto si è potuto vedere), non lascia fuggire la benchè piccola porzione della propria materia. Se non che i movimenti testè citati vanno gradatamente diminuendo, finchè dopo un tempo più o men lungo cessano al tutto.» Arrivato che sia il budello pollinico fin presso al sacco embrionale, si manifestano negli ovoli coll'andar del tempo tutti que’ cangiamenti, pei quali acquistano virtù di riprodurre un essere simile a quello, che li ha ingenerati.

Tale dunque è secondo l’Amici il magistero meraviglioso, stupendo, che la natura adopera al fine di perpetuare la specie vegetale mercè l’atto della fecondazione. — Non devo per altro tacervi, o giovani, che questo stesso importantissimo atto della vita nelle piante, non è da tutti i botanici spiegato nel modo, che or ora esponeva. — Una ipotesi recentemente proposta in Germania dallo Schleiden e dall’Endlicher, mentre accetta i fatti, quali ci sono porti dall’Amici, darebbe loro ben diversa significazione, e tutt’altro ufficio agli organi mercè i quali viene attuata. Lo Schleiden adunque opina, che l’embrione non preesista già nell’ovolo all’entrata in esso del budello pollinico, sibbene