Pagina:Alencar - Il guarany, I-II, 1864.djvu/100

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Sospendendosi poscia a questo fragile sostegno, potè scorrere sul piano inclinato e avvicinarsi alla finestra; la minima indecisione, il minimo movimento, o solo il vacillar di quell’arma, sarebbero bastati a farlo capitombolare in quell’abisso.

Nell’atto che ciò accadeva, Pery seduto tranquillamente sul ramo dell’oleo, e ascoso tra le frondi, assisteva immobile a tutta questa scena.

Come tosto Cecilia ebbe chiuse le cortine della finestra, l’Indiano vide i due uomini, che collocati a destra e a sinistra parevano attendere qualche cosa.

Aspettò anch’egli, curioso di sapere quello che fosse per avvenire; ma risoluto, occorrendo, di gettarsi d’un salto sopra quello che ardisse fare la minima violenza, e di cadere ambedue dall’alto dello spianato.

Avea riconosciuto Alvaro e Loredano; già da molto tempo si era accorto dell’amore del cavaliere per Cecilia; ma quanto a Loredano, non gli era mai caduto in mente simile sospetto.

Che cosa poteano volere quei due uomini? Che cosa venivano a far quivi, in quell’ora silenziosa della notte?

L’atto di Alvaro gli spiegò parte dell’enigma; quello di Loredano gli fece comprendere il rimanente.

In fatti Loredano, avvicinatosi alla finestra, era riuscito con uno sforzo ad afferrare l’oggetto lasciatovi da Alvaro, e l’avea scagliato nel fondo del precipizio.