Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/135

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bile e generoso; il vostro primo amore sarà l’ultimo. Potete udirmi senza tema.

— Che vi resta a dire ancora! dimandò Alvaro.

— Resta la spiegazione che testè mi chiedeste.

— Ah! dunque!

Isabella contò allora, come, malgrado tutta la forza della volontà con cui custodiva il suo secreto, si era tradita; contò l’intrattenimento con Cecilia, e il modo come questa le facesse accettare il braccialetto.

— Adesso sapete tutto; il mio amore va di nuovo a rientrare nel mio cuore, d’onde non sarebbe mai uscito, se non fosse stata una certa fatalità che vi fece avvicinare a me, e vi recò a rivolgermi qualche dolce parola. La speranza per le anime che ancora non la conobbero, illude tanto, affascina di tal modo, che ben posso trovar discolpa al vostro cospetto. Dimenticatemi, signor Alvaro; ma non vi ricordate di me per disprezzarmi!

— Mi fate torto, Isabella; non posso, è vero, esser per voi altro che un fratello, ma questo titolo sento che lo merito, per la stima e per l’affezione che m’inspirate. Addio, mia buona sorella.

Il giovane pronunciò queste ultime parole con tenera effusione di cuore, e stringendo la mano d’Isabella, disparve; avea bisogno di rimaner solo per riflettere sopra quello che gli accadeva.

Dopo ciò che avea inteso dalla giovane, era convinto che Cecilia non lo amava, che mai l’a-