Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/113

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di cui egli sarebbe l’eroe; dramma sublime di eroismo e devozione, che per lui era soltanto il compimento di un dovere e la soddisfazione di un desiderio.

Le anime grandi hanno questo di singolare: le loro geste, che destano in noi ammirazione, si agevolano in faccia di quella nobiltà innata d’un cuore sublime, per cui tutto è naturale e possibile.

Quando Pery alzò il capo, era raggiante di felicità e d’orgoglio: felicità per salvare la sua signora; orgoglio per la coscienza di bastar egli solo a fare quello cui verrebbero meno cinquanta altri, compreso il proprio padre o l’amante.

Non dubitava più del risultato: vedeva chiaro negli avvenimenti futuri come nello spazio che gli stava dinanzi, ove neppur un oggetto sfuggiva al suo limpido sguardo; per quanto è fattibile ad un uomo, avea la certezza e la convinzione che Cecilia era salva.

Si coperse il petto e le spalle d’una pelle di serpente che legò strettamente al corpo; indossò la tunica di cotone; sperimentò i muscoli delle braccia e delle gambe, e sentendosi forte, agile e flessibile, uscì fuori senza prendere un arma.