Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/115

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provava; nè avea esagerato: il dì che lasciasse di amar Cecilia e si rendesse infedele alla promessa fatta a don Antonio, si condannerebbe come un uomo senza onore e senza lealtà.

Consolavasi all’idea che lo stato in cui si trovavano non potea durar a lungo; poco mancava a dover soccombere esausti, affranti di fatica contro alle poderose forze dei nemici che li assaltavano.

Allora nei momenti estremi, sull’orlo della tomba, quando la morte già lo avesse sciolto dai legami della terra, potrebbe con un ultimo sospiro balbettare la prima parola del suo amore; potrebbe confessare ad Isabella che l’amava.

Fin là combatterebbe contro la sua passione.

In quel mentre Pery gli si accostò e lo toccò sulla spalla.

— Pery parte.

— Per dove?

— Per un luogo lontano.

— Che vai a fare?

L’Indiano esitò:

— A cercar soccorso.

Alvaro sorrise con incredulità.

— Ne dubiti?

— Di te no; ma del soccorso.

— Ascolta; se Pery non ritorna, farai tu sotterrare le sue armi?

— Puoi star tranquillo: te lo prometto.

— Un’altra cosa.

— Quale?