Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/119

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crificio eroico, che salvasse Pery da quella morte volontaria.

Il fidalgo la comprese:

— No, Pery; io, don Antonio de Mariz, non consentirò mai ad una simil cosa. Se la morte di qualcuno potesse arrecare la salvezza della mia Cecilia e della mia famiglia, a me solo toccherebbe il sacrificio. E per dio, lo giuro sul mio onore, nol cederei a persona; chiunque volesse fraudarmi di tal diritto, mi farebbe un insulto crudele.

Pery volgea gli occhi dalla sua signora afflitta e supplichevole verso il fidalgo severo e rigido nell’adempimento d el proprio dovere; temea quei due contrasti diversi, ma d’una gran possa sopra il suo animo.

Potea lo schiavo resistere a una supplicazione della sua signora, e cagionarle un affanno, quando tutta la sua vita era destinata a renderla lieta e felice?

Potea l’amico offendere don Antonio de Mariz, che rispettava, effettuando un’opera che il fidalgo considerava come un’ingiuria fatta al suo onore?

Pery ebbe un momento di perturbazione, in cui gli parve che il cuore gli si staccasse dal petto, la vita gli sfuggisse e la testa gli scoppiasse, per la pressione violenta delle idee che gli facean tumulto nel cervello.

Nel breve istante che durò quella vertigine, vide aggirarsi intorno rapidamente gli aspetti