Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/118

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— Ancorchè mi supplicasse in ginocchio.

L’Indiano si sentì alleggerito come da un rimorso.

— Pery ti chiede una cosa?

— Parla!

— Pery vuol baciarti la mano.

Don Antonio de Mariz si trasse il guanto, e senza comprendere la ragione di quella richiesta, gli stese la mano.

— Tu dirai a Cecilia che Pery è partito; che andò lungi; non devi contarle il vero: soffrirebbe. Addio. A Pery duole di lasciarti; ma non può farne a meno.

Nell’atto che l’Indiano proferiva queste parole a voce bassa e chinato all’orecchio del fidalgo, questi; stupefatto, si studiava di associarle a un sentimento, che pareagli vago e confuso:

— Che hai in animo di fare, Pery? dimandò don Antonio.

— Quello che vorresti far tu, per salvar la signora.

— Morire!... sclamò il fidalgo.

Pery alzò il dito alle labbra, come per raccomandar silenzio; ma era tardi: un grido partito dal canto della sala lo fece trasalire.

Volgendosi vide Cecilia che avendo udito l’ultima parola di suo padre, volle correre alla sua volta, e cadde in ginocchio senza forze per fare un passo.

La fanciulla, colle mani protese, supplichevoli, parea chiedere a suo padre che evitasse quel sa-