Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/14

Da Wikisource.

— 12 —

— Apparecchiatevi, disse il cavaliere ai quattro avventurieri che avea scelti; fra mezz’ora vi tocca partire.

Alvaro si ritirò.

Loredano restò un momento abbattuto sotto il peso della fatalità che si aggravava sopra di lui; ma a poco a poco ricuperò la calma e l’ardire; da ultimo perfino sorrise.

Affinchè sorridesse, occorreva che qualche inspirazione infernale fosse uscita dal centro della terra a quell’anima votata al delitto.

Fe’ un cenno a Ruy Soeiro, e ambedue si avviarono ad una cameretta occupata da Loredano sull’estremo dello spianato. Qui s’intrattennero alcun tempo, conversando rapidamente e a voce bassa.

Furono interrotti da Ayres Gomes, che battè colla spada nella porta:

— Olà! Loredano. A cavallo, uomini: e buon viaggio.

Loredano aperse la porta e stava per uscire; ma voltossi di nuovo indietro e disse a Ruy Soeiro:

— Badate agli uomini di guardia; ciò è essenziale.

— Andate tranquillo.

Pochi minuti dopo don Diego, col cuore straziato e le lagrime agli occhi, stringeva fra le braccia la sua diletta madre, Cecilia che adorava, e Isabella che già amava come sorella.

Dipoi si sciolse da loro con uno sforzo, fece