Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/150

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— Quando dissi che assalteremo l’inimico, non parlai chiaro; volli dire che gli altri lo assalteranno.

— Non vi capiamo ancora; parlate più chiaro.

— Ebbene. Divideremo la nostra gente in due squadre; noi e qualche altro apparterremo ad una, che resterà sotto la mia obbedienza.

— Fin qui andiamo bene.

— Fatto questo, una delle squadre uscirà di casa per fare una sortita, nell’atto che gli altri assalteranno i selvaggi dall’alto della roccia; è uno stratagemma già vecchio e che dovete conoscere: mettere il nemico tra due fuochi.

— Avanti; continuate.

— Siccome l’affare della sortita è il più arrischiato e pericoloso, lo prendo sopra di me. Voi mi accompagnate e marciamo... Solamente che in luogo di muovere contro il nemico, corriamo al più vicino luogo popolato.

— Oh!... sclamarono gli avventurieri.

— Sotto pretesto che i selvaggi possono tagliarci l’entrata nella casa per alcuni giorni, portiamo con noi le provviste de’ viveri. Camminiamo senza posa, senza guardarci dietro; e vi prometto che ci salveremo.

— Un tradimento! gridò uno degli avventurieri, Mettere i nostri compagni in mano dei nemici!

— Che volete? La morte degli uni è necessaria per la vita degli altri; questo mondo è fatto così: non saremo noi quelli che lo emen-