Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/167

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Bentosto si udì una scarica di archibugi; e dieci uomini imperterriti, con alla testa Ayres Gomes, saltarono alla loro volta innanzi colla spada in pugno, e cominciarono a far grossi squarci nei corpi degli Aimorè.

Non parevano uomini, ma dieci demonii, dieci macchine di guerra, che vomitassero la morte da ogni banda; nell’atto che la loro mano destra faceva infiniti rigiri colla spada, che mai non cadeva in fallo, la sinistra maneggiava il pugnale con una destrezza e sicurezza ammirabile.

Lo scudiero colla sua gente avea fatto un semicerchio intorno Pery ed Alvaro; e presentavano una barriera di ferro e fuoco alle onde degl’inimici che muggivano come fiere, arretravansi e lanciavansi di nuovo, infrangendosi contro quella diga.

Nel breve intervallo, che seguì tra la morte del cacico e l’assalto degli avventurieri, Pery colle braccia incrociate guardava impassibile a tutta questa scena.

Comprese allora il gesto che la sua signora aveagli fatto dall’alto dello spianato, e il raggio di speranza e di contento che parve brillar nel suo sembiante.

In fatti nel primo momento di afflizione Cecilia si era precipitata per veder l’Indiano, chiamarlo e supplicarlo anche di non esporre la sua vita inutilmente.

Non avendolo veduto, la fanciulla provò una disperazione crudele; ritornò da suo padre, e