Pagina:Alencar - Il guarany, III-IV, 1864.djvu/74

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fate adesso ripara ciò che faceste un’ora fa. Sì... Meritate che muoiamo insieme, combattendo ancora una volta nelle stesse file. Don Antonio de Mariz vi perdona. Potete alzar il capo e portarlo alto!

Gli avventurieri si levarono, raggianti di quel perdono che il nobile fidalgo avea lanciato sul loro capo; erano tutti pronti a dar la propria vita per quella del loro padrone.

Ciò che era accaduto, dopo l’uscita di don Antonio dallo stanzone degli avventurieri, sarebbe lungo a descrivere.

Loredano, riavutosi dalla vertigine che gli causarono lo stordimento e la violenza della caduta, seppe dell’ordine dato a suo riguardo. Non ci avea bisogno di tanto per fare che l’audace avventuriere ricorresse alla sua eloquenza onde rieccitare la rivolta.

Dipinse la condizione di tutti come disperata, attribuì il suo castigo e le sventure che soprastavano al fanatismo per Pery; esaurì insomma tutti gli argomenti della sua facondia.

Don Antonio non era più quivi per contenere colla sua presenza gli sdegni che tornavano a fermentare, l’eccitamento che cominciava a ridestarsi cupamente in sulle prime, i lagni e le mormorazioni che alla fine fecero coro.

Un accidente venne ad aggiunger esca al fuoco che andava serpendo. Pery in sul far del giorno vide ad alcuna distanza dal giardino il cadavere di Ruy Soeiro; e per tema che la sua signora,