Pagina:Alexander Pope - Lettera di Eloisa ad Abelardo.djvu/8

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Oh nome, infausto sì, pur sempre amato!
Misto ai sospir’, sul labbro ognor mi suoni:
Pietosa lacrimetta ognor ti bagna. -
Del mio nome allo scontro, alto le membra
45Tremor mi assal, e ne pavento il peggio.
Così tra dolor’varii e crude ambasce,
Di verso in verso il pavid’occhio scorre,
E a larga vena si distempra in pianto.
Or d’amoroso foco in sen divampo,
50Or la florida età piango, perduta
Nella solinga oscurità del chiostro,
Ove gli stessi involontarii ardori
Religïon condanna, e spegne austera
Le passïon più care, amore e fama.
     55Ma pur mi scrivi, sì, tutto mi scrivi:
Confonder vo’ le mie colle tue pene
E a’ tuoi sospir’far eco. A noi fortuna,
O rio nimico tal poter non toglie.
Men tu dunque di lor sarai pietoso?
60Mie pur son queste lacrime: nè avara
Esserne bramo: le domanda amore;
Amor, che a quelle sol dritto non ave,
Cui la preghiera elice. Or la più dolce
A’ dolenti occhi miei cura sol resta,
65Leggere e lacrimar: e più non ponno.


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