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Discorso sulla Buccolica xlix

tro linee, che sarebbesi più strettamente confinare nella coppietta, o sia nel distico.

Nelle maniere, ne’ pensieri, e ne’ caratteri si accosta molto a Teocrito; benchè ne sia sicuramente inferiore in quanto al dialetto, non ostante tutta la cura da lui presasi, di emularlo. Il Dorico avea la sua bellezza e proprietà al tempo di Teocrito. Era usato in buona parte della Grecia, ed assai frequente nelle bocche della maggior parte de’ più ragguardevoli personaggi: Quando all’incontro il vecchio Inglese, e le frasi contadinesche di Spenser erano o interamente stantìe, o pur usate dalla sola plebaglia. E siccome avvi del divario tra ’l semplice, e ’l rustico; così l’espressione de’ pensieri semplici vuol essere umile, e piana, ma non già villesca. La giunta da lui fatta di un Calendaro alle sue Egloghe, è cosa invero assai bella; Giacchè con esso, oltre di quella moralità generale di innocenza e semplicità, che ha Egli comune cogli altri autori delle boschereccie,caricamento di fr:Page:Alexander Pope - Pastorals - en it fr.djvu/47 in corso...