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atto quarto | 97 |
forse ordita la trama. A chi del padre
il sangue vuol, (s’ei la madrigna abborre
del padre al par) nulla parrebbe il sangue
versar della madrigna...
Isab. In me?... Che parli?...
Ahi lassa!... Il prence...
Filippo Ingrato, i tuoi non meno,
che i miei cotanti beneficj obblia. —
Ma tu, in te stessa torna;... e lieta vivi;...
e a me sol fida la importante cura
di assicurar la tua con la mia pace.
SCENA QUARTA
Isabella.
i sensi miei. Che mai diss’egli? avrebbe
forse il mio amor?... ma no; racchiuso stammi
nel piú addentro del core... Eppur, quegli occhi
d’ira avvampanti, ed in me fitti... Ahi lassa!...
Poi di madrigna favellò... Che disse
della mia pace?... Oh cielo! e che risposi?
Nomato ho il prence? Oh! di qual freddo orrore
sento agghiacciarmi! Ove corr’egli... ahi! dove?
A che si appresta? ed io, che fo? — Seguirlo
voglio;... ma il piè manca, e il vigor...
SCENA QUINTA
Gomez, Isabella.
l’ardir mio troppo; io teco il re pur anco
stimava.
V. Alfieri, Tragedie - I. | 7 |