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atto quarto | 157 |
SCENA TERZA
Giocasta, Polinice, Antigone.
io vengo. Trema.
Gioc. Ei t’è fratello. Ascolta...
Polin. Ei m’è nemico; ei mi tradí... Il mio onore...
Gioc. L’onor, vieta i misfatti. Oh figlio! cessa...
Che imprendi?... Oh cielo!
Polin. E che? mentre alla morte
corre Adrasto per me, quí degg’io starmi
fra i vostri pianti? Invan lo speri.
Gioc. Il ferro,...
Tu,... di tua man,... nel tuo fratello?...
Polin. Io debbo
mostrarmi al campo: ivi onorata voglio
morte incontrar. Lui, che fratel mi nomi,
non cerco io lá, né d’incontrarvel spero.
Tanto prometto. Addio.
Gioc. Morir mi sento.
Antig. Di te, di noi, pietade abbi...
Polin. Mi è forza
esser sordo a pietade: io corro...
Gioc. Ah! dove?...
Ti arresta...
Polin. A morte.
Gioc. Ei mi s’invola!...