Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
atto terzo | 201 |
Emone — Si tenti ultima prova.
Padre inuman, re sanguinario, udrai,
le voci estreme disperate udrai
di un forsennato figlio.
Antig. Oimè! che trami?
Ribelle al padre tuo?... Sí orribil taccia
sfuggila ognora, o ch’io non t’amo.
Emone Or, nulla
piegar ti può dal tuo fero proposto?
Antig. Nulla; se tu nol puoi.
Emone Ti appresti dunque?...
Antig. A non piú mai vederti.
Emone In breve, io ’l giuro,
mi rivedrai.
Antig. T’arresta. Ahi lassa!... M’odi...
Che far vuoi tu?
Emone Mal grado tuo, salvarti.
Antig. T’arresta.
SCENA QUARTA
Antigone, Guardie.
Antig. Oh ciel!... piú non mi ascolta. — Or tosto,
guardie, a Creonte or mi traete innanzi.