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atto terzo | 195 |
teco piangendo, e parlando del figlio...
Ch’io vendicar lo veggia, e poi mi muoja. —
Vieni; ben senti; dal dolor, dall’ira
sei travagliata, e in pié ti reggi appena.
Se alcun sollievo al corpo egro non presti,
né la vendetta, che pur tanto brami,
a veder giungerai.
Mer. — Pur ch’io la vegga!