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atto quinto | 401 |
SCENA QUARTA
Eleonora, Garzia, Cosimo con brando ignudo,
Guardie con fiaccole ed armi.
d’ogni intorno si serri. — Ov’è l’iniquo?
Fra le materne braccia? Invano...
Garzia Io sciolto,
ecco, men son. Che vuoi da me? Che feci?
Eleon. Pietá! sei padre...
Cosimo Io l’era.
Eleon. Oh ciel!...
Garzia Che feci?
Cosimo Diego uccidesti, e il chiedi?...
Eleon. Il figlio?...
Garzia Io?... Diego?
Cosimo Togliti, donna...
Eleon. Ei pur t’è figlio...
Garzia Il petto
eccoti...
Eleon. Ah! ferma...
Cosimo Muori.
Eleon. Il figlio? Oh colpo!...1
Cosimo Empia, t’è figlio chi ti uccide un figlio?
Garzia Empj... siam tutti... Il sol... piú iniqua schiatta...
non rischiarò giammai. — Padre, se ucciso
Diego è da me,... ti giuro,... ch’io nol seppi.
Dell’esecrando error... Piero... è... l’autore...
Padre,... io... moro; e non... mento: il ciel ne attesto.
- ↑ Cade tramortita.
V. Alfieri, Tragedie - II. | 26 |