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198 bruto primo
il vero appien, qual ch’esser possa, e il solo

vero saprá, per bocca mia.
Coll.   Giá i passi
dei giovinetti miseri...
Bruto   I miei figli!...
Tali stamane io li credea; nemici
or mi son fatti, e traditori a Roma?...


SCENA TERZA

Tito, Tiberio fra littori, Bruto, Collatino.

Bruto In disparte ognun traggasi: voi soli

inoltratevi.
Tito   Ah padre!...
Bruto   Il consol io
di Roma sono. — Io chieggo a voi, se siete
cittadini di Roma.
Tiberio   Il siamo; e figli
ancor di Bruto...
Tito   E il proverem, se udirci
il consol degna.
Coll.   Ai loro detti, agli atti,
sento il cor lacerarmi.
Bruto   — Un foglio è questo,
che ai proscritti Tarquinj riportava
il reo Mamilio. Oltre molti altri, i vostri
nomi vi stan, di vostro proprio pugno.
Voi, traditori della patria dunque
siete, non piú di Bruto figli omai;
figli voi de’ tiranni infami siete.
Tito Vero è (pur troppo!) ivi sott’altri molti
illustri nomi, il mio v’aggiunsi io primo;
e, strascinato dal mio esempio poscia,
firmò il fratello. Ei non è reo: la pena,
sia qual si vuol, soltanto a me si debbe.