Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. III, 1947 – BEIC 1728689.djvu/414

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408 nota


Gli errori del Didot, oltre alcuni1 di quelli registrati nell’errata dei singoli volumi, sono i seguenti:

I, CVIII comme Pallade come Pallade
» 98 Policine Polinice
II, 94 Romani, all’ire or vi movete? è tarda:
Romani, all’ira or vi movete? È tarda: Nella copia Polidori il verso era: Romani, all’ire or vi movete? È tardi: Nella tendenza, costante e visibilissima da una elaborazione all’altra, di adeguarsi ad un piú alto ideale di lingua poetica, l’autore probabilmente ha eliminato quel comune È tardi, dimenticandosi di toccare il resto, perché quella era la correzione che piú gli si imponeva.
 »   136 O Padre O padre
 »   236 Scena Terza Scena Quarta
 »   238 Scena Quarta Scena Quinta
 »   245 Scena Quinta Scena Sesta
III, 149 d’ambízione d’ambizione
  »   163 si dubbi accenti sí dubbi accenti
  »   173                 A che piú tardi
                        Ad arrenderti a me!
                            A che piú tardi
                       Ad arrenderti a me?
  »   238 a tuoi piedi a’ tuoi piedi
  »   295 personnaggio personaggio
  »   381 foffrir soffrir
  »   415                 presagj orrendi
                        Ascoltai di sua bocca?
                            presagj orrendi
                       Ascoltai di sua bocca!
IV, 100 ne dubbio né dubbio
 »   191 Saúlle
Saulle — L’accento, in questa forma, c’è solo qui. Perciò ho creduto di unificare.
 »   194 Abner la da Abner la dà
 »   215 E al signor laudi... al signor, io?
E al Signor laudi... Al Signor, io?... Tutte le altre volte che questa parola ricorre è sempre scritta colla maiuscola.
  1. Mi esprimo cosí perché talvolta nell’errata si registra come errore ciò che nel testo appare già corretto. Per esempio: a II, 122, l’errata corregge argivi in Argivi, mentre il testo ha già la maiuscola. Cosí a III, 11 odiosi in odiosi; a III, 69 di che temi, in di che temi?, tutti già corretti nel testo.